Baby-gang incastrata… dal ciuffo biondo

SARONNO – Un taglio di capelli ricercato reso ancora più unico da un vistoso ciuffo biondo: è stato il look estroso ed originale di uno dei membri della banda a permettere ai carabinieri di dare una svolta alle indagini che hanno portato al fermo dei tre tunisini, clandestini e senza fissa dimora, responsabili di 6 rapine a Saronno e di una a Caronno Pertusella.
Gli stranieri, arrivati in Italia clandestinamente alcuni anni fa, gravitavano nel Saronnese da qualcun mesi. I tre giovani vivevano nelle aree dismesse oppure presso alcuni conoscenti. Si ritrovavano nel primo pomeriggio sotto i portici in zona stazione dove organizzavano e mettevano a segni i propri colpi, 6 in meno di un mese.
La loro tecnica era sempre la stessa: fermavano un ragazzo, le vittime sono state due 14enni, due 15enni, un 16enne e due 19enni, e lo circondavano costringendolo a sdraiarsi a terra. Per farlo in alcuni occasioni sono ricorsi a pugni e sberle mentre in altre hanno usato un coltello puntandolo alla gola del minorenne. Una banda decisamente violenta tanto che alcuni ragazzi hanno dovuto andare a farsi medicare al pronto soccorso.
Appena la vittma era inerte a terra il terzetto la perquisiva: gli strappavano dalle tasche telefonino, iPod, catenine e contanti. Il loro primo obiettivo erano proprio iPod e telefonini e se il modello in possesso della teenager preso di mira non era di loro gusto il terzetto non esistava a distruggere l’apparecchio per ripicca.
Sia che il colpo fosse andato bene sia che il bottino fosse scarso i tre, prima di dileguarsi di corsa per le vie del centro, minacciavano le vittime intimando loro di non sporgere denuncia. In realtà tutti i ragazzi si sono presentati dai carabinieri con i genitori. Proprio le loro testimonianze sono state il punto di partenza di un’indagine vecchio stile che, con controlli e appostamenti, hanno portato all’identificazione e al fermo dei tre stranieri.
I carabinieri e il sostituto procuratore Nadia Calcaterra hanno deciso di diffondere le foto de tre stranieri perché il sospetto è che possano aver messo a segno altri colpi prima e dopo quelli che gli sono stati contestati. L’invito alle vittime è quindi quello di rivolgersi alla caserma dei carabinieri di via Manzoni.
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