Barin:”I 30 all’ora non sono per vessare, ma per una città più sicura e lenta”
SARONNO – Riceviamo e pubblichiamo l’intervento di Roberto Barin, assessore alla Mobilità, sulle scelte dell’Amministrazione in tema di mobilità.
“Quel maledetto limite di 30 km/h, ma a cosa serve, a farci arrivare al lavoro in ritardo?
Venisse almeno rispettato da qualcuno! E tutti quei nuovi sensi unici, che ci obbligano a fare tanta strada in più per arrivare a casa? Per non parlare dei parcheggi, abbiamo il diritto di parcheggiare davanti alla nostra abitazione!”
Quella rappresentata è la sintesi delle richieste avanzate da alcuni cittadini ai tecnici dell’Ufficio Mobilità comunale o agli incontri pubblici che di tanto in tanto vengono organizzati nei diversi quartieri della città.
Ma quale è l’oscuro disegno che spinge l’Amministrazione ad effettuare scelte che ad alcuni paiono incomprensibili, originali, inutili o addirittura dannose?
Ecco la risposta: è un’idea di città a misura non solo di cittadini automobilisti ma anche di cittadini pedoni e ciclisti, o semplicemente a misura di abitanti non necessariamente in simbiosi perfetta con la propria auto.
Una città adatta non solo a chi deve spostarsi nel più breve tempo possibile ma anche a chi vorrebbe farlo con sicurezza e tranquillità, senza troppo baccano e possibilmente avvolti in un’aria un po’ meno inquinata.
Con strade ampie a sufficienza non solo per la propria auto ma anche per il pedone a fianco, oppure tali da permettere il sorpasso di un ciclista senza rischiare di investirlo.
Una città magari non comodissima per la sosta della propria auto, ma adatta per chi crede che fare due passi a piedi non sia un delitto, se questo significa guadagnare in vivibilità e maggiori spazi per tutti.
Certo, un’idea di città che potrebbe scontrarsi con certe abitudini consolidate, che sappiamo essere dure a morire.
Una città su cui c’è ancora tanto da lavorare, perchè tutti noi sappiamo che non è sufficiente posizionare un cartello di limite 30 per farsì che venga sempre rispettato.
In effetti servirebbero molti interventi concreti su certe strade, per ridurre la velocità dei veicoli, per allargare i marciapiedi, per realizzare nuove corsie ciclabili. Per trasformare un’idea in un progetto compiuto. Pian piano li faremo, li stiamo facendo, anche se di soldi a disposizione ce ne sono pochi.
Stiamo lavorando consapevoli che la maggior parte dei saronnesi ha ben compreso il significato di questa sfida.
Roberto Barin
assessore alla Mobilità
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Commenti
B A S T A ! – i 30 km /h ci sono e ci restano – i 30 km/h sono giustificati per molte valide ragioni – i 30 km/h non sono facili da rispettare con auto non progettate per andare a velocità intelligenti e dopo epoche storiche nelle quali i limiti di velocità erano solo per i depressi – superare i 30 km/h non è difficile anzi è facilissimo quindi rassegnamoci a P A G A R E – anche una sola persona che abbia salva la vita per i 30 km/h vale una multa – argomento chiuso
PS tutto questo lo sanno gli automobilisti ma lo sa anche la polizia locale quindi ….
In svizzera i trenta sono la normalità in citta e non mi sembra un paese incivile. Piantatela di lamentarvi e civilizzatevi
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Gli svizzeri non sono un bell’esempio a cui riferirsi , perchè moltissimi di loro rispettano i 30 ora perchè hanno multe salatissime a casa loro , poi appena passato il confine con l’Italia superano abbondantemente i limiti di velocità , perchè se non sono fermati subito le multe non le pagano !!!!!!!!!!!!!!!ALTRO CHE PERSONE CIVILI A CUI RIFERIRSI !!!!!!!!!!!!!!!!!
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non ho capito: a me sembrava che la Svizzera (con annessi svizzeri) fossero il modello culturale cui fa riferimento l’attuale classe dirigente lombarda…. 🙂
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Passate in via filippo reina. In certi punti la pedonale è + grande della carreggiata e in altri si arriva a 40- 50 cm. Parecchie auto in divieto di sosta. Pochissimi pedoni. Boh!!!!!
a Saronno stimo (ma credo per difetto) almeno 20000 auto di residenti, ai quali si deve aggiungere quelli dei “pendolari” e quelle di attraversamento.Questo a fronte di circa 80 km di strade…poi ditemi come fate a sistemare il traffico: o megliol’unica soluzione è ridurre le auto soprattutto quelle parcheggiate.In Giappone se non hai un garage l’auto non la compri (questo succede nelle aree congestionate).Punto
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quindi in Giappone uno per girare in auto deve avere il box a casa (e così avrà l’auto) e poi il box vicino al panettiere, il box vicino alla scuola dei figli, il box vicino al luogo lavorativo, il box vicino al cinema… insomma, più che del sol levante è l’impero dei box!
geniale!!!!!! e io che pensavo in Giappone, che è un’isola, non ci fosse terra per costruire box!
no, dico: uno normalmente ha un’auto e la usa per andare da un punto A (casa) a un punto B (generico) –> non è possibile avere box ovunque.
posso ‘osare’ chiedere la fonte dell’argomentazione del ‘in Giappone fanno così’?-
informati, invece di fare ragionamenti del cavolo (con rispetto parlando del cavolo): c’è wikipedia, google e quant’altro,se non puoi andarci di persona come altri invece hanno potuto fare..dall’altra parte dell’oceano a New York sempre col cavolo che parcheggi liberamente per strada….tant’è che moltissimi abitanti di New York l’auto non ce l’hanno e non la vogliono neppure.
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cittadino, come sempre straparla: ma secondo lei Saronno è città vissuta solo dai saronnesi? s’è mai accorto che Saronno è crocevia di una serie di vie di comunicazioni? piuttosto che è città tagliata in due da una ferrovia valicabile in quattro punti nei quali obbligatoriamente si concentra tutto il traffico? s’è mai accorto che i negozi sopravvivono non solo per gli abitanti di Saronno?
ma come fa a paragonare Saronno ad una metropoli come New York in cui ‘c’è tutto’ inteso come possibilità per spostarsi *oltre* l’auto: noi nel saronnese dove l’abbiamo un sistema di trasporti pubblici che ci possa rendere anche solo lontanamente simili a New York? m’avesse paragonato New York a Milano avrei anche capito, ma a Saronno sa molto più che di barzelletta.
s’è mai accorto che Saronno ha un ospedale proprio in centro che come bacino ha ‘qualche’ comune limitrofo?
Cittadino, ma sa davvero di cosa sta parlando? faccia pure ricerche su wikipedia o google e quant’altro, ma aggiunga anche qualche giro *reale* per Saronno e limitrofi 😉-
io saronno lo giro eccome, e per quello che giudico folle avere questo numero abnorme di autoveicoli, che rendono invivivibili alcune zone: si è costruito malamente senza parcheggi e senza box per mera speculazione edilizia e adesso il mostro si ribella.
I trasporti pubblici sono quello che sono perchè si è voluto privilegiare il trasporto privato, è stata una scelta che ci rende poco competitivi assieme ad altre cosette.Saronno checchè ne pensiate è parte della grande Milano, altro che città baricentro (ma di che?? di Ceriano Laghetto??)
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Il numero di auto per abitante in Giappone è molto più basso che da noi (e nel resto dei paesi industrializzati); le cause di ciò sono la cronica carenza di spazio, i controlli capillari delle infrazioni e, soprattutto, un sistema di trasporto pubblico estremamente moderno e ben organizzato.
Proprio per la carenza di posto, in molte città giapponesi (Tokio in primis) è necessario, al momento dell’acquisto di un’automobile, presentare la prova del possesso di un parcheggio, in assenza del quale non verrà rilasciato il consenso all’acquisto… praticamente prima si prenota il posto auto (generalmente in affitto in uno dei moderni parcheggi automatizzati), ci si fa rilasciare l’attestazione e quindi ci si reca in concessionaria.
Per le fonti… Google è più che sufficiente a verificare la veridicità di quanto affermato.
Ovviamente NON occorre possedere un posto auto ovunque si vada… però occorre tener conto, nell’usare l’auto in Giappone, che nelle città il parcheggio gratuito di giorno non esiste, nemmeno per moto/scooter ed addirittura biciclette (esistono appositi parcheggi automatizzati anche per loro!)
P.S. Prima di pensare di “copiarli”… lasciatemi sottolineare un passaggio: “un sistema di trasporto pubblico estremamente moderno e ben organizzato”
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cito:
[…]Ovviamente NON occorre possedere un posto auto ovunque si vada… però occorre tener conto, nell’usare l’auto in Giappone, che nelle città il parcheggio gratuito di giorno non esiste, nemmeno per moto/scooter ed addirittura biciclette (esistono appositi parcheggi automatizzati anche per loro!)
P.S. Prima di pensare di “copiarli”… lasciatemi sottolineare un passaggio: “un sistema di trasporto pubblico estremamente moderno e ben organizzato”[…]meno male che qualcuno ragiona.
a Saronno non gira in auto solo la cittadinanza, ma anche gente che giunge dai comuni limitrofi per via dei trasporti di massa, dell’ospedale, dei servizi, dei negozi… e quale rete di trasporto pubblico esiste per permettere il paragone con altre realtà? nessuna.
ma secondo qualche lampione basta avere un box. ma per favore!
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La mobilità a Saronno è un vero disastro, l’assesssore e tutti i cittadini se ne dovrebbero rendere conto che la politica e le scelte fatte fino ad ora sono molto negative.La città e pina di sensi unici , che non fanno altro che complicare una già difficile circolazione sia veicolare sia anche con le bici , perchè se una bici prende un senso unico al contrario potrebbe essere sanzionata.Alcune strade della città a senso unico più che strade per circolare sono diventati parcheggi sui 2 lati e pensare che chi le aveva costruite lo aveva fatto per fare del transito non del parcheggio, i parcheggi dovrebbero essere fatti il più possibile fuori dalle carreggiate delle strade , se si vuole una buona viabilità !!!!!!!!!!!!!!!!
L’assessore in carica e tutti i cittadini dovrebbero ripensare il modo di circolare , perchè Saronno è diventato un vero DISASTRO e bisogna cambiare qualche cosa se si vuol tentare di fare qualche miglioramento.
In centro i 30 km/h sono di fatto obbligati dalla struttura viaria in sé, quindi è un falso problema di chi si continua a lamentare dei 30 km/h, per quanto riguarda le piste ciclabili, francamente per l’attuale struttura molte vie sono inadeguate e a meno di togliere parcheggi, la vedo molto ma molto dura. Il problema è che come sempre noi in Italia arriviamo tardi, le piste ciclabili andavano già concepite negli anni dello sviluppo urbano passato, ovviamente bisogna puntare a migliorare lo stato attuale, ma la situazione secondo me è difficilmente variabile in molte zone della città.
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Lorenzo, sono d’accordo con molte delle cose che scrive, tuttavia quando si sarebbero dovute pensare le piste ciclabili? Intendo: in quali anni dello sviluppo urbanistico? Non so se se ne è accorto, ma l’asse viario di Saronno in centro, che è la zona più trafficata e da cui serve passare per andare oltre la ferrovia, è lo stesso di cento anni fa: che ipotesi di piste ciclabili c’erano cent’anni fa in una qualunque parte del mondo?
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Dare la priorità alle piste ciclopedonali vuol dire rivoluzionare il sistema che il cittadino ha di muoversi. Non si tratta di costruire solo pistciclabili. Le piste andrebbero messe al centro del sistema della mobilità.Va creata una cultura della bici e del trasporto pubblico. Se diventa conveniente e veloce il trasporto su bici, le persone lo sceglieranno…nessuno di voi è stato in nord europa??? Sveglia!!!! prima di dare opinioni, viaggiate, documentatevi!!!!!!!!!!!!!!!
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tuttavia il punto non è ‘come fanno all’estero’ bensì come fare *a Saronno* che è quella cittadina trafficatissimo crocevia di una serie di vie di comunicazione. fino ad ora si sta cercando di associare piste ciclabili con strade per auto… e lo spazio non c’è, c’è poco da fare. è inutile dipingere per terra una pista ciclabile quando tanto 200000 auto al giorno (dato di qualche anno fa proveniente da uno degli incontri a tema mobilità organizzati dal comune) transitano *obbligatoriamente* per Saronno.
piuttosto si prendano decisioni ‘coraggiose’ come chiudere strade al traffico automobilistico lasciandole alla mobilità alternativa.
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Dare priorità alle piste ciclopedonali vuol dire renderle centrali per il sistema di mobilità, cioè rivoluzionare la maniera che la persona comune ha di spostarsi. Per creare una cosa, prima bisogna capire il concetto….dire che non si può fare vuol dire non capire una nuova opportunità, non esiste nulla di inattuabile, e guardare al passato non serve a nulla!!! sveglia!!!!!!
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manca credibilità
L’unica cosa lenta è il cervello degli amministratori!!!…priorità al trasporto pubblico e alle piste ciclopedonali, e rendere viva una città con inizizative e attrattive è l’unico modo x creare una citta a misura di uomo!!! sveglia!!!!!!!!!
Alice nel Paese delle Meraviglie