Graffiti e manifesti, day after del corteo sui muri di Saronno

SARONNO – E’ stato un risveglio da day after quello di domenica per la città degli amaretti che si è trovata a fare i conti con i “resti” del corteo dei centri sociali contro la devastazione del territorio.
Molti saronnesi che hanno protestato con l’Amministrazione comunale e con le forze dell’ordine per essersi ritrovati i muri di casa coperti di manifesti attaccati con la colla o di scritte realizzate con lo spray.
Il graffito più grande con lo slogan “Il capitale sopravvive / se la merce corre / se la merce corre la vita muore / Blocchiamo tutto” è stato realizzato sul muro del parco pubblico di piazza Unità d’Italia. Altre scritte con la frase “Dalla valle alle città, un solo grido: no Tav” e “Giobbe libero” sono comparse sotto i nuovi portici del primo tratto di viale Rimembranze.
Poco distante, in via Diaz, sempre sotto i portici sono stati attaccati con la colla fogli A4 con esempi di “devastazione del territorio” con immagini dell’istallazione di antenne Muos a Niscemi in Sicilia o del cantiere della Pedemontana. Non è mancato un volantino local con lo slogan “il capitalismo è devastazione” e l’immagine di Casa Veleni, l’edificio di via Bainsizza occupato per due settimane nell’ottobre 2012 demolito subito dopo lo sgombero. Tra i fogli incollati sui muri di Saronno anche una sorte di manifesto anarchico con un A3 tutto nero con l’immagine di un cuore umano e un lungo testo si conclude con “Sempre spalla a spalla con i compagni che, contro i frangenti della rassegnazione si scagliano con l’impeto della tempesta Anarchici”.
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13102013