Fbc 1910: “La maggioranza è saronnese”
SARONNO – “Noi inesperti e inaffidabili, come ci definisce il sindaco Luciano Porro? Mi permetto di dissentire”. Pronta la replica di Luciano Silighini Garagnani, presidente del Comitato per la ricostituzione del Saronno Fbc alle esternazioni mattutine del primo cittadino.
Silighini risponde punto su punto:”Leggendo la cronistoria riepilogata dal sindaco vengono, mi auguro solo erroneamente, raccontati alcuni fatti per nulla reali. Innanzitutto Giuseppe Anselmo non ha per nulla consegnato copia dell’atto costitutivo in quanto ogni documento era in mio possesso ed io ero fuori Saronno fino a martedì 9 luglio. L’amico Giuseppe ha mostrato una bozza del documento sul quale i nostri legali stavano lavorando ed è stato specificato che fosse una bozza, che per pura cortesia è stata mostrata in una situazione amichevole di mediazione che Anselmo stava mantenendo con i collaboratori del sindaco. L’8 luglio, lunedì, via fax viene inviata copia definitiva dello statuto e dell’atto costitutivo dell’Associazione sportiva Fbcs 1910 con le relative firme, il tutto con timbro di autentica della firma svolto da un responsabile dell’ufficio anagrafe di Genova visto che la rappresentante legale è residente nel capoluogo ligure”.
Prosegue Silighini:“Come senza dubbio anche a Saronno sanno, le pratiche per la costituzione di una associazione vengono fatte con autentica di un funzionario, pubblico ufficiale, e poi con consegna della documentazione presso l’ufficio registro che provvederà al rilascio di tutti gli atti sotto la responsabilità del presidente. Ciò non toglie che nessuno di noi si è obbligato o aveva l’obbligo di fondare alcuna associazione ancor prima che il Comune ci desse lo stadio, visto che ci saremmo pure potuti trovare nella situazione di avere una associazione sportiva costituita e non uno stadio per questo ogni trattativa è stata volta dal Comitato col quale il sindaco ha tenuto i rapporti. Quando si scrive che il sindaco ha controfirmato le nostre richieste, ci si dimentica che lui stesso ha poi firmato un documento proprio, protocollato su carta Comunale dove si impegnava a darci lo stadio. Ma tutto questo conta poco, io ho ripetuto e dimostrato che le parole le lascio agli altri perché io prediligo i fatti”.
Nel dettaglio:”Noi siamo entrati nel consiglio direttivo della Gallaratese in maggioranza, con verbale dell’11 abbiamo deliberato che al fianco del nome Gallaratese a livello mediatico comparisse il nome Fbcs 1910 corretto poi in Associazione sportiva Fbc Saronno 1910 e al secondo consiglio abbiamo all’unanimità nominato Luigi De Micheli presidente della squadra che, come capitato con il Cesate e col Manera in federazione continua per quest’anno a livello di matricola a chiamarsi Gallaratese ma a livello stampa e pratico ha anche il nome Saronno, tanto più che porterà le maglie biancocelesti. Esattamente situazione identica a quelle passate con il Cesate ed il Manera”.
Stadio:“L’amico Giorgio Caravatti, presidente onorario della Gallaratese Saronno (foto, con Silighini), è stato chiaro nella dichiarazione video stringendomi la mano ed affermando che “giocheremo indifferentemente a Gallarate e a Saronno” ma ovvio che senza stadio saronnese oggi dichiara che si giocherà solo a Gallarate”.
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Commenti
il popolo dei commentatori , per lo più anonimi, su Il Saronno si scalda al solo pronunciare la parola CALCIO – ma non basta il calcio per rendere il dibattito più caldo, mettiamoci dentro anche un po’ di consumata politica destra-sinistra – la vecchia italietta non demorde anche in periodo di crisi – non capisco l’avversione al concetto del fare da sé quando la pubblica amministrazione saronnese arranca e tace – d’altra parte se si accetta che il comune vada questuando e schedando il volontariato per rimpiazzare i nonni amici non trovo disdicevole che qualche cittadino volontariamente e fattivamente si dia da fare anche senza la schedatura o il consenso del comune – gli interventi di Silighini Garagnani di cui ho avuto notizia su Il Saronno hanno riguardato situazioni e problematiche ( il calcio, mi scuso, non mi interessa ) che in condizioni di normale efficiente gestione della cosa pubblica dovrebbero essere risolte automaticamente e rapidamente – certamente il fare da sè significa il fallimento di chi è stato eletto per fare a Saronno come a Roma
Silighini, ma chi ti può dar credito? Nel febbricitante testo sopra riportato hai fatto un minestrone orripilante: nomi che cambiano a secondo del “livello” mediatico, pratico o di matricola (?!); De Micheli che è stato nominato presidente della “squadra”; Caravatti che dice che giocherà “indifferentemente” a Gallarate e a Saronno (magari una volta qui e una volta là, oppure quando piove qui e quando fa bello là).
E’ proprio vero che Dio li fa e poi li accoppia.
Sei un opportunista che si è avvalso di incompetenti per addentrarti in un campo a te sconosciuto.
Avevi fretta? Non c’era bisogno di un atto pubblico per costituire una A.S.D.: copiavi dai fac-simile della FIGC le tue paginette di atto costitutivo e statuto, ti presentavi all’Agenzia delle Entrate a registrarle e dopo mezzora avevi in mano la documentazione necessaria.
La Nuova Gallaratese FBC Saronno 1910 o come cavolo si chiama, per giocare in un Comune diverso da quello dove ha la sede sociale deve inoltrare motivata richiesta alla FIGC (qual’è la motivazione se ha già un campo nel Comune dove ha la sede sociale ed ora non sei più in tempo a trasferire la sede?).
Per giocare in Promozione oltre al documento comprovante la disponibilità del campo bisogna inoltrare alla FIGC anche la licenza di agibilità (rilasciata dall’apposita Commissione di Vigilanza Comunale, o Provinciale, sui Pubblici Spettacoli): il Colombo Gianetti ce l’ha?
Vedi di finirla lì e lascia lo sport a chi ne sa qualcosa.
@Gordon : io ragiono così, che in democrazia uno sceglie il minore dei mali.Tu dici che l’attuale sindaco è un disastro, libero di pensarlo ma:
a) visto che gli altri hanno perso le elezioni devo pensare che sarebbero stati assai peggio
b) le continue richieste di dimissioni fanno (sor)ridere perchè l’unico sistema è la sfiducia in consiglio comunale, e lì non mi pare che dico una volta la minoranza abbia vinto.
c) fino al 2015 ammesso che si presenti alle elezioni Silighini rappresenta solo se stesso.Io penso che non arriverà neppure in consiglio comunale, tu no…
Mamma mia Silighini, ma lei non ha vergogna?
Cittadino, quando capirai che il problema non è Silighini o il calcio, ma l’incapacità di una giunta patetica che sta collezionando figure da cioccolatai in serie? Non sono in grado di gestire una cosa simile, figuriamoci le cose serie. Purtroppo la realtà è sotto gli occhi di tutti. Il fallimento di Porro come sindaco e della sua giunta che lo manda allo sbaraglio è fin troppo evidente. Ma c’è un lato positivo assai: l’opposizione inesistente. Così Porro (o il suo successore che ormai è già stato designato con tant di nome e cognome) potrà governare/rovinare Saronno per altri cinque anni. Fate una cosa: fondate il movimento “Nerone per Saronno”: sarà un successo epocale!
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…quoito il tutto, compreso nome e cognome del successore, che è evidente lo sia già adesso come Sindaco in Pectore….
mettete assieme le spacconate del soggetto e fate la raccolta delle figurine (ops. foto) in cui è raffigurato e si autocelebra su questa testata (su altre assai assai meno, come mai??). Vi stupite che il Comune non abbia voluto affidargli il logo del saronno???
Io aspetto sempre il 2015….
“Loro hanno i documenti”: non è forse simile alla situazione capitata allo stesso soggetto politico prima delle elezioni?
https://demo39.edinet.dev/?p=5259
https://demo39.edinet.dev/?p=6787
E chissà “chi” per primo gli ha messo in testa questo proposito di restituire il Saronno calcio?!
https://demo39.edinet.dev/?p=7561
Quanto tempo è passato da allora?
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SARONNESE forse non hai capito che il mio intervento è specificatamente indirizzato a farci ritornare la memoria. Silighini ha avuto già problemi con la burocrazia a gennaio e adesso (2 casi di iscrizioni mancate). Grazie per avermi indirizzato all’articolo sul pdl di Genova. Devo riconoscere che Silighini ha ragione nell’andare contro quella del grande fratello. MA per quanto concerne i suoi modi, la sua ispirazione politica e le azioni avventate di questo io gli sono contro ee non lo voglio come sindaco. Non mi rappresenta. Lui segue la MODA d’oggi del FARE (va in voga mostrarsi operatori e non pensatori) scordandosi quella del Pensare e del Confrontare. (azioni frettolose come il lampione o l’erba che un commentatore ieri ha segnalato già tagliata dai lavoratori del comune).
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